Nomine partecipate: in gioco 350 poltrone fra cui Snam, Italgas, Saipem, Fincantieri, Invitalia
Ste. Ne.
18-02-2022 — 11:00
Prime candidature. E c’è attesa per vedere come si muoverà sul dossier il premier Mario Draghi

Nuova tornata di nomine nelle partecipate pubbliche: in gioco ci sono 350 poltrone fra cui Snam, Italgas, Saipem, Fincantieri, Invitalia. E c’è attesa per vedere come si muoverà sul dossier il premier Mario Draghi.
Nomine partecipate
La partita non è ancora entrata nel vivo, ma circolano i nomi delle prime candidature. Sul tavolo del governo, spiega oggi Repubblica, ci sono i dossier per rinnovare i vertici e i cda di 49 società partecipate dal Tesoro (direttamente o tramite Cdp), oltre a 41 collegi sindacali.
Sul tavolo di Draghi, del Mef, della Cdp e dei loro consulenti più stretti (l’economista Francesco Giavazzi in primis) ci sono i rinnovi di almeno cinque società che rivestono un ruolo importante nel paese:Invitalia e Sace controllate al 100% dal Mef, Snam controllata al 31,4%
da Cdp Reti, Italgas (26% Cdp e 13,5% Snam), Fincantieri controllata al 71,4% da Cdp Industria e Saipem di recente commissariata con nuovi manager dopo la voragine emersa nei conti che porterà a una maxi manovra finanziaria fino a 5 miliardi.
Invitalia: via Arcuri, arriva Mattarella?
Il nome più di altri in bilico, scrive Repubblica, è quello dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, in carica dal 2007 e che Draghi ha rimosso, appena arrivato a Palazzo Chigi, dal ruolo di Commissario
straordinario per l’emergenza Covid 19, nominando suo posto il generale Francesco Figliuolo.
Uno dei nomi che circola in queste ore è quello di Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, che attualmente guida la Banca del Mezzogiorno, facente parte del gruppo Invitalia. In scadenza anche il presi-
dente di Invitalia, Andrea Viero.
Nomine partecipate: Snam, Italgas e altre quotate
Fra le quotate il giro di nomine tocca Snam e Italgas, che hanno come socio di riferimento la Cdp guidata da Dario Scannapieco, voluto dallo stesso Draghi. I risultati ottenuti rispettivamente da Marco Alverà e Paolo Gallo deporrebbero a favoredi una conferma, che non è però scontata. Entrambi andrebbero al loro terzo mandato.
In uscita l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, classe 1944, che si candida alla presidenza e avrebbe proposto per la successione il dg Fabio Gallia. A Saipem Francesco Caio non è in scadenza ma potrebbe lasciare, mentre Eni e Cdp hanno inviato rispettivamente Alessandro Puliti e Paolo Calcagnini per orchestrare un rilancio del gruppo.