Mps, si rafforza l’asse Delfin Caltagirone
Ste. Ne.
10-01-2025 — 10:39
La famiglia Del Vecchio oltre il 9%, mentre anche il costruttore romano sarebbe in manovra
Mps torna sotto i riflettori dopo che Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha rafforzato la sua partecipazione nella banca senese al 9,78%, divenendo il secondo socio di Rocca Salimbeni dietro al Mef (11,7%). Ma anche Caltagirone sarebbe nuovamente in manovra.
Mps, Delfin sfiora il 10%
Delfin aveva acquistato il 3,5% del Monte dei Paschi di Siena in occasione dell’ultimo collocamento da parte del Tesoro. Fra i nuovi azionisti Mps, la mossa di Delfin segue quella dell’altro socio privato di rilievo, Francesco Gaetano Caltagirone, entrato a sua volta con il 3,5% nel collocamento di metà novembre, mentre a dicembre ha arrotondato la partecipazione sopra il 5% del capitale. Banco Bpm è entrato con il 5% rilevato nell’operazione del Tesoro, Anima si attesta al 4%.
Banco Bpm ha lanciato un’opa su Anima, ma lo stesso Banco Bpm è finito nel mirino di un’offerta di Unicredit, che tuttavia ha escluso di essere interessata a Mps. Così Siena potrebbe entrare nei radar di qualche altro pretendente: Bper, secondo alcune ipotesi.
L’interesse in Mps del duo Delfin Caltagirone sembra risiedere nelle aspettative legate a potenziali fusioni, mentre il rilancio della banca senese e le prospettive di dividendi hanno reso comunque l’istituto appetibile per gli investitori.
Sia Delfin sia Caltagirone sono già rappresentati nel cda di Mps dopo il recente rimpasto. In particolare, nel board siede anche Alessandro Caltagirone, figlio di Francesco Gaetano.
Mps, anche Caltagirone verso il 9,9%?
Tornando agli ultimi sviluppi, dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, evidenzia Equita Sim, “è emerso che Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, ha incrementato il 27 dicembre la sua quota di partecipazione in Mps al 9,78% (dal 3,51% di metà novembre). Con questo aumento, Delfin diventa il principale azionista di Mps dopo il Mef (11,73%) e rafforza il nucleo di azionisti italiani della banca, che include Caltagirone, Anima e Banco Bpm, con un blocco che arriva al 35% del capitale. Secondo indiscrezioni riportate da MF e La Stampa, anche Caltagirone (5,03%) avrebbe aumentato la sua partecipazione fino alla soglia del 9,9%, oltre la quale è necessaria l’autorizzazione della Bce – ricorda Equita-. A nostro avviso il rafforzamento punta a consolidare il controllo di Mps e può far pensare anche a possibili alternative di consolidamento”, commentano gli esperti. Su Mps la raccomandazione del broker è hold, con prezzo obiettivo a 6,2 euro. Stamattina il titolo tratta in leggero rialzo sopra quota 7 euro.