Mps, aumento di capitale programmato a ottobre/novembre. Per gli esodati salario a 85%
Ste. Ne.
12-07-2022 — 10:01
Le informazioni sono contenute nella relazione consegnata dall’ad Luigi Lovaglio ai membri della Commissione bicamerale di inchiesta sulle banche
Mps ha in programma di lanciare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi nelle tre settimane che vanno tra l’ultima di ottobre e le prime due di novembre.
L’informazione è contenuta nella relazione consegnata dall’ad Luigi Lovaglio ai membri della Commissione bicamerale di inchiesta sulle banche, in vista dell’audizione di oggi. Il documento è stato svelato questa mattina dal Messaggero. Il manager, sentito in Commissione, ha in sostanza confermato il calendario, precisando che occorrerà vedere le condizioni di mercato e che comunque l’aumento durerà tre settimane e si dovrà chiudere entro il 12 novembre.
La ricapitalizzazione è parte del piano di rilancio del Monte dei Paschi di Siena firmato dall’ad Luigi Lovaglio, così come gli esuberi.
Mps per quanto riguarda l’aumento di capitale precisa che la tempistica è subordinata all’ok di “Bce, Dg Comp e Consob”.
La tabella di marcia, spiega il documento consegnato alla Commissione Banche, prevede che l’assemblea sia convocata il 4 agosto e sia tenuta nella seconda decade di settembre. Il calendario dell’offerta – la cui durata sarà di circa 3 settimane – non è ancora definito in dettaglio ma è previsto che l’operazione debba concludersi, al più tardi entro il 12 novembre”, scrive Lovaglio. Questo significa che dovrebbe partire lunedì 24 ottobre.
Le iniziative sul capitale sono accompagnate dall’implementazione di una strategia di funding sostenibile, scrive il Messaggero. Sul fronte dei risparmi, c’è un piano di uscite basato sul Fondo di Solidarietà, su base volontaria, che consente la permanenza nel Fondo fino a 7 anni, con data ultima di accesso al 30 novembre 2022 per un totale di 3500 unità.
“Avranno diritto ad un assegno mensile fino alla prima finestra pensionistica utile – scrive Lovaglio -: l’importo di tale assegno è una percentuale significativa dello stipendio attualmente percepito, con una media stimata di circa l’85%”. Lovaglio scrive che l’età media è 60 anni con anzianità di servizio media di 34 anni e gli esuberi sono concentrati nelle funzioni centrali.
Sempre tra i risparmi rientrano le filiali da chiudere: “Le analisi hanno portato ad una preliminare individuazione, fino al 2024, di 130 filiali, di cui il 46% al Nord, il 39% al Centro e per il 15% nel Sud Italia”, scrive l’ad.
Infine nessuna rivelazione sulla privatizzazione: “Riguardo la discussione sulla tempistica di valorizzazione della partecipazione detenuta dal Mef, i contenuti di tale confronto sono di esclusiva pertinenza della Commissione e dell’azionista di riferimento che è il destinatario dell’impegno”.
Tornando all’aumento di capitale, il tema è al centro di altri rumors di stampa che riguardano in particolare la sostenibilità dell’operazione Mps. Secondo quanto scrive MF-Milano Finanza, un nocciolo di investitori istituzionali potrebbe garantire fino a un quinto dell’aumento di capitale, da 2,5 miliardi, per un importo quindi di circa mezzo miliardo. L’ipotesi “ancora tutta da costruire” sarebbe allo studio delle banche d’affari coinvolte nell’operazione. Le indiscrezioni citano Axa e Anima, Algebris, l’imprenditore francese Dumont e il fondo inglese Toscafund.
La scorsa settimana il ceo Lovaglio è volato a Londra per un roadshow che oggi sta conducendo prevalentemente dall’Italia attraverso una sequenza serrata di videoconferenze con intermediari finanziari, fondi di private equity e investitori privati.
L’operazione ha già incassato il pre-underwirting di Mediobanca, BofA, Citi e Credit Suisse. La concessione della garanzia vera e propria dipenderà però da quali saranno le condizioni di mercato, visto che le cosiddette clausole Mac possono far venire meno la rete di sicurezza. Un rischio non di poco conto, viene ricordato, in quanto oltre agli 1,6 miliardi coperti dal Tesoro (oggi socio al 64%) la banca dovrà trovare 900 milioni, quasi il doppio della sua attuale capitalizzazione.
Secondo gli analisti di Equita, “considerando l’entità dell’aumento di capitale riservata al mercato, riteniamo la presenza di anchor investor come un elemento chiave per il successo dell’operazione”.
Parlando in Commissione, Lovaglio si è detto “fiducioso” di ottenere l’attenzione degli investitori. peraltro, il manager ha spiegato che 800 milioni su 2,5 miliardi dell’operazione sono destinati a “finanziari il prepensionamento dei colleghi”.
In Borsa alle ore 14,56 le azioni B.Mps segnano -4,06% a 0,485 euro, in linea con una nuova seduta difficile per le banche.