Mps, aumento al via il 10 ottobre? L’ad Lovaglio avrebbe reclutato nuovi investitori
Ste. Ne.
22-09-2022 — 09:44
Indiscrezioni di stampa danno per scontato anche l’intervento di Axa e Anima. Confermata però anche la preoccupazione delle banche del consorzio, che per rifarsi potrebbero chiedere commissioni elevate

Mps tenta un rimbalzo in Borsa dopo rumors di stampa secondo cui l’ad Luigi Lovaglio avrebbe individuato nuovi investitori per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi. Fra questi ci sarebbe BlackRock, mentre verrebbe dato per scontato l’intervento di Axa e Anima.
Mps, Lovaglio a caccia di investitori
Per Mps l’aumento di capitale rischia di rivelarsi impegnativo, ma Lovaglio, da ieri a Londra fino al week end, starebbe “selezionando una decina di anchor investor molti dei quali già individuati”, scrive oggi il Messaggero.
La blindatura assicurata dal consorzio delle otto banche che presteranno la garanzia sulla quota del 36% inoptata (rispetto al 64% del Tesoro che si è impegnato a sottoscriverla), in qualche modo dovrebbe contribuire a tranquillizzarlo, anche se l’operazione potrebbe avere un costo esagerato: fonti accreditate riferiscono al Messaggero che in presenza di un rischio così alto, la richiesta di fee potrebbe avvicinarsi al 10%, la media tra le remunerazioni delle prime quattro banche (Bofa, Citi, Credit Suisse, Mediobanca) e quelle della seconda fila (Santander, Barclays, SocGen, Stifel), a fronte di commissioni medie in questo tipo di operazioni dell’ordine del 2%.
La commissione, viene spiegato, è commisurata al rischio e la percentuale finale dipende dalle prenotazioni che ci saranno nel book e che ridurranno il rischio mercato. Se tutto andrà secondo i piani di Lovaglio, circa 2/3 del flottante potrebbe essere prenotato per cui la fee potrebbe attestarsi al 3-4%.
Mps, date aumento
La ricostruzione fornisce inoltre dettagli sul possibile calendario dell’aumento Mps. Anche ieri si sarebbe svolta una conference call fra gli istituti. Subordinatamente al via libera della Consob al prospetto informativo, la data fissata è lunedì 10 ottobre per concludersi tre settimane dopo. Nel week end precedente il decollo dell’aumento sarà firmato il contratto di underwriting e scelto lo sconto sul terp, il prezzo teorico ex diritto.
Su un rafforzamento di queste dimensioni, l’operazione si presenta sempre più diluitiva e dai calcoli delle banche lo sconto non potrà essere superiore a circa il 9-10% per non azzerare completamente il capitale. In questo contesto delicato, Lovaglio avrebbe già individuato alcuni soci che potrebbero prenotare tranche del flottante.
Ci saranno Axa e Anima, partner industriali del Monte dei Paschi di Siena, il primo nella bancassurance, l’altro nel risparmio gestito che potrebbero anche rinegoziare i rispettivi contratti per renderli ancora più appetibili. Potrebbero sottoscrivere circa il 5-10% ciascuno.
Mps e BlackRock
Ma se la loro presenza è da tempo quasi scontata, ora hanno un nome gli investitori vicini a Lovaglio dai tempi in cui era alla guida di Bank Pekao che sono intervenuti in massa nell’autunno 2017 in occasione della ricapitalizzazione di CreVal da 700 milioni. Non dovrebbe essere della partita Algebris, il fondo attivista di Davide Serra che cinque anni fa sottoscrisse il 5,3% poi ceduto al Credit Agricole che ne ha conquistato il controllo tramite l’opa. Serra avrebbe esaminato il dossier ma non vorrebbe dare seguito.
Potrebbero esserci la Dgfd, holding dell’imprenditore francese Denis Dumont che incrociò Lovaglio a Sondrio. Oltre Dumont, almeno altri sei investitori che presero parte alla ricapitalizzazione di Creval, sarebbero propensi a fare il bis su Siena. Hosking Partners LLP, società di investimenti basata a Londra; Alterra Capital Partners, società di private equity focalizzata sull’Africa; Petrus Advisers, altro fondo di investimento del Regno Unito; Steadfast Group Limited, investitore australiano; Toscafund Asset Management, una società di investimento specializzata con sede a Londra; infine ci sarebbe BlackRock che non ha bisogno di presentazioni perché è un gigante finanziario che da 22 anni investe in Italia ed è presente anche nel capitale di Intesa Sanpaolo.
In Borsa alle ore 9,40 le azioni B.Mps segnano +1,09% a 0,2966 euro all’indomani di minimi storici aggiornati a 28 centesimi.