Finanzareport.it | Mps, anche Fratelli d'Italia "vota" per il rinvio dell'aumento - Finanza Report

Gio 25 Aprile 2024 — 22:07

Mps, anche Fratelli d’Italia “vota” per il rinvio dell’aumento



Il caso della banca senese sarebbe finito sotto la lente del partito di Giorgia Meloni, ma intanto il ceo Lovaglio rassicura sull’operazione

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Mps sempre sotto i riflettori in vista dell’aumento di capitale: anche Fratelli d’Italia sarebbe favorevole a un rinvio della maxi ricapitalizzazione da 2,5 miliardi, mentre il ceo Lovaglio rassicura sull’operazione.

Mps, Fratelli d’Italia per rinvio aumento di capitale

Nei giorni scorsi a sollecitare un rinvio dell’aumento Mps erano state le banche del consorzio secondo rumors di stampa. Gli istituti di credito punterebbero il dito sulle difficili condizioni di mercato.

Ora il caso della banca senese sarebbe finito sotto la lente del partito di Giorgia Meloni, la leader che i sondaggi indicano quale futuro premier. Su Mps Fratelli d’Italia vorrebbe che l’aumento di capitale slittasse dopo il voto del 25 settembre. Il rinvio dell’operazione secondo quanto scrive Bloomberg, sarebbe stato chiesto da Maurizio Leo, consigliere economico della leader di Fdi, Giorgia Meloni.

Secondo FdI è “un momento difficile ed è meglio aspettare il nuovo governo. Quella del Monte dei Paschi è un’operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l’economia italiana”, ha spiegato Leo lasciando intendere che un eventuale esecutivo a guida Fratelli d’Italia potrebbe avere intenzioni diverse per il futuro di Rocca Salimbeni.

Mps, Lovaglio difende operazione

Il ceo Luigi Lovaglio nel fine settimana è tornato intanto a difendere l’operazione, confermando il calendario dell’aumento, confidando fra l’altro in una possibile disponibilità da parte di Anima e Axa a iniettare fino a 250 milioni ciascuno nella ricapitalizzazione. In un’intervista a Milano Finanza, il manager ha sostenuto che m Mps “ha un enorme potenziale e farà emergere in modo risolutivo il proprio valore”.

Lovaglio, in vista dell’assemblea straordinaria del 15 settembre che dovrà dare il via libera all’aumento, ha spiegato che “il lancio è previsto entro metà ottobre, dopo l’approvazione del prospetto da parte della Consob”. Oltre alla quota che arriverà dallo Stato (azionista di Siena al 64%), l’amministratore delegato ricorda come “abbiamo già avuto un programma di incontri con investitori italiani e internazionali”. Per quanto riguarda il consorzio di garanzia delle banche, il ceo ha rilevato come “l’aumento di capitale sarà blindato quando le banche passeranno dalla pre-garanzia alla garanzia vera e propria”.

Gli analisti di Intesa Sanpaolo notano che l’aumento deve essere completato entro fine anno “per finanziarie le uscite di personale, che genereranno oneri una tantum da 800 milioni nel 2022 e risparmi per 270 milioni dall’anno successivo”.

In Borsa il titolo prosegue il deciso rimbalzo iniziato venerdì scorso, dopo una carrellata di minimi storici che l’hanno visto calare fino a 28 centesimi; alle ore 9,51 le azioni B.Mps, sono ferme in asta di volatilità, a fronte di un +11,58% a 0,341 euro.

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