Mediobanca svela Ops da 6,3 miliardi su Banca Generali
Ste. Ne.
28-04-2025 — 08:16
Una mossa attesa da anni ma che infiamma la partita del risiko bancario

Mediobanca ha lanciato un’offerta pubblica di scambio (Ops) su Banca Generali, una mossa attesa da anni ma che infiamma la partita del risiko bancario.
Mediobanca, Ops su Banca Generali
Solo pochi giorni fa Mediobanca si era affermata con la propria lista all’assemblea Generali, controllante di Banca Generali, consentendo la conferma dei vertici del Leone di Trieste, di cui ha una quota del 13% (che in seguito alla nuova operazione sarà dismessa). La stessa Mediobanca è nel mirino di un’offerta di Mps che è stata tuttavia accolta con scetticismo da parte degli analisti. In questo quadro vi è anche l’Ops di Unicredit su Banco Bpm, a sua volta incerta soprattutto dopo i paletti messi dal governo con il golden power. Proprio Banco Bpm era considerato il target ideale di una fusione con Mps, che peraltro vede ancora il Tesoro presente nel capitale.
Quanto all’ops di Mediobanca su Banca Generali, era attesa da anni e porta a un riassetto per Piazzetta Cuccia che rilancia ulteriormente il ruolo del risparmio gestito.
Ops Mediobanca Banca Generali, dettagli
Mwdiobanca ha messo sul tavolo un’offerta pubblica di scambio volontaria (Ops) sul 100% delle azioni di Banca Generali per un valore di 6,3 miliardi di euro, corrisposto interamente in azioni della compagnia assicurativa. L’operazione comporta appunto la cessione della partecipazione in Generali e il simultaneo investimento in Banca Generali. “Tramite una massiccia riallocazione del capitale nel wealth management, l’aggregazione consente l’evoluzione del rapporto tra Mediobanca e Generali che da finanziario si trasforma in una forte partnership industriale”, afferma la nota con cui Mediobanca ha annunciato l’operazione. Mediobanca riconoscerà per ciascuna azione dell’emittente portata in adesione all’offerta un corrispettivo unitario pari a 1,7 azioni ordinarie di Generali detenute dall’offerente.
L’operazione consente di trasformare “il gruppo Mediobanca in un leader nel Wealth Management con attivi in gestione per 210 miliardi, ricavi per 2 miliardi e capacità di crescita per oltre 15miliardi annui”. A valle dell’operazione la gestione patrimoniale raddoppierà ricavi a 2miliardi, pari al 45% dei ricavi consolidati, e quadruplicherà l’utile netto a 0,8miliardi, pari al 50% dell’utile di gruppo. Con Banca Generali Mediobanca prevede sinergie per 300milioni, derivanti per il 50% da minori costi, per il 28% da ricavi e per il 22% dal ‘funding’. Previsto inoltre un ritorno del capitale investito (Rote) dal 14% ad oltre il 20%, utile netto consolidato in crescita del 15% a 1,5miliardi , con un coefficiente patrimoniale Cet1 al 14%. Confermata la distribuzione cumulata di 4miliardi di dividendi previsti nel Piano 23-26, coerente con un rendimento (yield) cumulato del 22% nei prossimi 18 mesi.
Nagel: Mediobanca completa trasformazione
L’assemblea di Mediobanca è stata convocata per il 16 giugno. Il ceo di Mediobanca Alberto Nagel ha spiegato così il senso dell’Ops su Banca Generali: “L’unione tra Banca Generali e Mediobanca tramite la riallocazione del capitale detenuto in Assicurazioni Generali completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca iniziato oltre dieci anni fa quando, alla progressiva vendita del portafoglio partecipazioni, si è affiancato l’avvio delle attività di Wealth Management e il forte potenziamento di quelle di Investment Banking e di Credito al Consumo”.
“La creazione di un gruppo diversificato, focalizzato in business con prospettive di crescita ben superiori al mercato, a basso assorbimento di capitale e capaci di produrre ricavi e utili visibili e ricorrenti è l’obiettivo ultimo che da sempre guida la nostra strategia. Un gruppo solido e profittevole, che eccelle per creazione di valore per tutti gli stakeholder”, ha detto Nagel, sottolineando che “nasce oggi un leader del Wealth Management, che unendo una comune filosofia di eccellenza e performance, si pone come riferimento nel panorama del sistema finanziario italiano ed europeo”.
Mediobanca, analisti apprezzano Ops su Banca Generali
Fra i primi commenti a caldo dei broker, per gli analisti di Intesa Sanpaolo l’operazione ha “senso per Mediobanca, sia da un punto di vista industriale, sia da un punto di vista finanziario. La società è soggetta alla passivity rule (a causa dell’offerta in corso di Mps su Mediobanca) e l’operazione deve essere approvata dall’assemblea degli azionisti, che prevediamo verrà raggiunta in una convocazione ordinaria. L’offerta ha anche un impatto sulle probabilità di successo dell’offerta di Mps su Mediobanca, che potrebbe richiedere un premio maggiore per avere successo”. Per gli esperti di Equita si tratta di una “operazione con un solido razionale industriale e forte accelerazione strategica nel wealth management”. Gli analisti della Sim ritengono che “l’operazione proposta sia positiva e abbia un forte razionale industriale, dal momento che: rafforza il business model di Private & Investment Banking; accelera la crescita nel WM, con evidenti opportunità di re-rating. Il management di Mediobanca ha un ottimo track record in termini di M&A, limitando significativamente i già bassi rischi di esecuzione visto l’elevato fit culturale tra le due entità e aumentando la visibilità sulle sinergie annunciate. Inoltre, il venir meno del contributo stabile dei dividendi del business assicurativo viene ampiamente compensato da un player che si afferma come leader nel segmento medio-alto della clientela, mantenendo comunque utili resilienti rispetto al ciclo economico”. Inoltre, conclude Equita, il deal “rafforza ulteriormente il profilo di business di Mediobanca, rendendo ancora meno attraente l’alternativa di una fusione con Mps, creando valore per tutti gli stakeholder coinvolti”. Su Banca Generali il rating di Equita è hold, con przzo obiettivo a 49 euro, su Mediobanca viene confermata la raccomandazione buy, con target price a 19,50 euro.