Finanzareport.it | Mediobanca, la Bce stoppa Del Vecchio? - Finanza Report

Sab 20 Aprile 2024 — 03:02

Mediobanca, la Bce stoppa Del Vecchio?



Fumata nera secondo indiscrezioni di stampa al rafforzamento di Delfin sopra il 20%. Incognite anche per Caltagirone e la strategia della cordata di imprenditori

mediobanca leonardo del vecchio

Mediobanca in rosso a Piazza Affari dopo indiscrezioni di stampa secondo cui la Bce avrebbe stoppato un ulteriore rafforzamento di Leonardo Del Vecchio sopra il 20% di Piazzetta Cuccia.

Mediobanca, stop Bce a Del Vecchio?

La Bce avrebbe infatti anticipato alla Delfin di Leonardo Del Vecchio che alle condizioni attuali la quota posseduta (19,4%) non potrà superare il 19,9%.

Lo scrive oggi il quotidiano MF-Milano Finanza, parlando di “colpo di scena nella partita che si sta svolgendo all’interno dell’azionariato di Mediobanca”.

Nelle scorse settimane era emersa infatti l’ipotesi di un rafforzamento del duo Del Vecchio Caltagirone in Mediobanca, come potenziale sviluppo della battaglia legata alle Generali.

Non solo: nella ridda di indiscrezioni, il mercato è arrivato ad accarezzare l’idea di una cessione della quota di Generali detenuta da Mediobanca, ipotesi da cui ha preso le distanze il ceo Alberto Nagel. Per la cronaca, si è appreso oggi che Mediobanca è tornata a essere azionista del Leone con il 12,77%, al termine del prestito titoli, dopo aver votato col 17,22% il nuovo cda della compagnia all’assemblea del 29 aprile.

Cordata di imprenditori

Tornando al “caso” Del Vecchio, secondo MF la Bce avrebbe posto come condizione per salire nell’azionariato la trasformazione di Delfin in capogruppo bancaria. Un cambiamento di pelle che comporterebbe una rivoluzione impensabile e a cascata genererebbe problemi con la partecipazione in Essilux.

Allo stesso tempo il verdetto della Bce apre incognite sulla strategia di Del Vecchio e della cordata di imprenditori già protagonisti del braccio di ferro in Generali con Piazzetta Cuccia.

Il principio riportato nell’informativa della Bce peraltro sarebbe estendibile anche ad altri soggetti industriali, come Francesco Gaetano Caltagirone. In tutto questo, ricorda il giornale, si collocano anche le scelte della famiglia Benetton (che detiene il 2,1% di Piazzetta Cuccia), che sarebbe favorevole a ridefinire gli equilibri in Mediobanca per sostenere lo sviluppo di Generali.

Sul tema il capo della vigilanza europea Andrea Enria, rispondendo oggi a margine del comitato esecutivo dell’Abi, è stato lapidario: “No, non posso confermare e anche se lo sapessi non lo confermerei”. Enria ha spiegato che “non c’è una regola che si applica solo a Mediobanca, ma ci sono regole che si applicano a tutte le banche e non ci sono limiti che riguardano la natura degli investitori”, i quali tuttavia superando il 20% sarebbero sottoposti a vincoli di vigilanza.

Analisti

Fra i commenti a caldo dei broker, per gli analisti di Equita (rating buy su Mediobanca con prezzo obiettivo a 12,8 euro) la trasformazione di Delfin in capogruppo bancaria, è uno scenario “altamente improbabile”, considerando le implicazioni per Essilux.

Per Banca Akros (buy con target price di 12,7 euro) “la notizia potrebbe limitare la potenziale influenza di Delfin sulla governance futura di Mediobanca, anche se la quota al momento è ufficialmente solo un investimento di tipo finanziario”. Allo stesso tempo il broker ritiene “improbabili ulteriori significativi acquisti di Delfin sul mercato, che riteniamo abbiano supportato i prezzi di mercato del titolo nel 2020/2021”.

“Apparentemente la trasformazione legale di Delfin è complessa e Del Vecchio potrebbe non seguire questo sentiero. Restiamo convinti che il cambio di controllo di Mediobanca dovrebbe coinvolgere un’altra banca e non solo Del Vecchio e Caltagirone, che insieme hanno adesso il 24,9% di Mediobanca, poco sotto la soglia del 25% per l’opa”, hanno commentato gli analisti di Kepler Cheuvreux.

Intanto, almeno per il momento, diminuisce l’appeal speculativo. In Borsa le azioni Mediobanca hanno chiuso con un -2,42% a 9,672 euro, con il Ftse Mib a -0,89%.

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