Le nomine di Leonardo nel mirino della Nato, scrive Repubblica

La partita delle nomine nelle partecipate, e in particolare di Leonardo, sarebbe finita al centro dell’attenzione niente meno che della Nato.

E’ quanto sostiene una ricostruzione di stampa, pubblicata dal quotidiano La Repubblica, secondo cui le sorti del campione nazionale italiano della Difesa starebbero a cuore ai partner esteri dell’Alleanza Atlantica poiché l’ex Finmeccanica “in questo momento sta rivestendo un ruolo internazionale di grande importanza, per le forniture che sta assicurando al fronte di guerra ucraino”.

Da tempo il ceo di Leonardo, Alessandro Profumo, è dato in uscita. Il dossier intanto, secondo il giornale, sarebbe entrato a far parte del “terreno di scontro” tra il leader della Lega Matteo Salvini e la premier Giorgia Meloni.

“Il fatto che Salvini si sia messo in scia al ministro della Difesa Guido Crosetto nel sostenere la candidatura di Lorenzo Mariani, attualmente a capo del consorzio missilistico Mbda, ha irritato ancora di più la premier, sostenitrice
in un primo momento dell’ex ministro Roberto Cingolani e poi del capo del Dis Elisabetta Belloni“, scrive Repubblica.

La ricostruzione del giornale prosegue: “Il supporto di Salvini a Crosetto è probabilmente tattico, nel senso che così ottiene il risultato di escludere
dal tavolo il nome attribuito alla Lega di Gian Piero Cutillo, a capo della divisione elicotteri di Leonardo, vicino al fratello del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anch’esso dipendente dell’azienda. Ma è anche vero che Salvini è un nome non gradito alle diplomazie dell’Alleanza Atlantica e
forse non è un caso che nei giorni scorsi alcuni esponenti degli alleati si siano fatti vivi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per attenzionare la delicatezza delle nomine ai vertici di Leonardo, che in questo momento è da considerarsi più strategica di Eni visto il ruolo che riveste. E gli alleati non vedrebbero nulla di strano in una riconferma di Alessandro Profumo alla guida dell’azienda”.

Per quanto riguarda le tempistiche, dettate dalle assemblee, la partita delle nomine nelle partecipate del Tesoro dovrebbe risolversi all’ultimo momento e cioè entro il 13 aprile, quando deve essere presentata la lista per le Poste, mentre solo per l’Enav c’è tempo fino a lunedì 3 aprile.