Finanzareport.it | Generali: impazzano previsioni e analisi sul voto in assemblea - Finanza Report

Sab 20 Aprile 2024 — 12:15

Generali: impazzano previsioni e analisi sul voto in assemblea



I proxy advisor puntano sulla lista del cda. Il pronunciamento dei consulenti dei fondi ha dato adito a una serie di calcoli su quanti voti potrebbe spostare nell’assise

generali consensus

Occhi puntati su Generali, tra previsioni e analisi sui possibili scenari del voto, dopo che nel fine settimana i proxy advisor Iss e Glass Lewis hanno raccomandato ai fondi di votare per la lista del cda all’assemblea del prossimo 29 aprile. E dunque non la lista sfidante targata Caltagirone, né quella presentata da Assogestioni.

Generali, i proxy advisor ai fondi: scegliere continuità

I consulenti dei fondi in particolare suggeriscono di optare per la continuità, privilegiando pertanto i vertici uscenti sponsorizzati da Mediobanca, a partire dal ceo Philippe Donnet.

Ciò non toglie il clima di attesa per l’assemblea Generali, anzi il pronunciamento dei proxy advisor ha dato esito a una serie di calcoli su quanti voti potrebbe spostare nell’assise (vedi più sotto nell’articolo).

Secondo Iss “un cambio significativo nel consiglio e nel management, al di là di ciò che potrebbe accadere se la lista presentata dal Cda uscente non ottenesse la maggioranza dei voti, non apparirebbe giustificato”.

Inoltre “un sostegno alla lista del Cda uscente è giustificato”. Esplicita anche la raccomandazione di voto dell’advisor Glass Lewis, che indica di “votare la proposta della Lista 1”.

Generali, previsioni su voto assemblea

Ma quanto è destinato a pesare l’orientamento dei proxy advisor sul voto in assemblea Generali?

Secondo gli esperti citati dal Sole 24 Ore i consulenti possono orientare circa il 70% dei fondi esteri azionisti. Negli ultimi anni alle assemblee delle Assicurazioni Generali, questa fetta di soci valeva circa il 20-23% del capitale della compagnia.

Da capire se anche quest’anno scenderanno in campo con le stesse forze, scrive il giornale, secondo cui i recenti movimenti del titolo, abbinati agli acquisti di Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, potrebbero averne ridotto il peso tra il 15 e il 18%.

In virtù di queste previsioni la posizione espressa dai proxy potrebbe valere almeno un 10%.

Generali, Benetton alla finestra

Quota sufficiente per assicurare la vittoria alla lista del cda? Il fronte che sostiene i candidati del consiglio può contare certamente sul 17,3% di Piazzetta Cuccia e sull’1,44% di De Agostini, quindi su almeno il 18,7% di Trieste. La lista Caltagirone, invece, parte da una base più alta (circa il 22%) ma, visto l’orientamento dei proxy, non dovrebbe raccogliere un consenso esteso dal mercato.

Ecco perché si guarda soprattutto alla posizione di Edizione. La “cassaforte” dei Benetton ha poco meno del 4% di Generali e finora ha sempre mantenuto un atteggiamento neutrale. In questa fase peraltro la holding è concentrata sulla controllata Atlantia e sulla possibile opa finalizzata al delisting, dossier che vede tra l’altro Mediobanca nella schiera degli advisor. Nonostante lo storico legame con Caltagirone e Del Vecchio, su questo aspetto non si azzardano previsioni.

Intanto in Borsa alle ore 10,31 le azioni Generali consolidano con un -0,33% a 19,52 euro.

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