Finanzareport.it | Fusione Unicredit Bpm, per Moody's si può fare anche con Commerzbank - Finanza Report

Mer 04 Dicembre 2024 — 23:32

Fusione Unicredit Bpm, per Moody’s si può fare anche con Commerzbank



Piazza Meda per difendersi avrebbe la possibilità di alzare l’offerta su Anima

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Fusione Unicredit Banco Bpm sotto la lente di Moody’s, che in una nota ha in sostanza approvato una duplice acquisizione, da parte di Unicredit, sia dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna sia della tedesca Commerzbank.

Fusione Unicredit Bpm, via libera da Moody’s

La conclusione dell’agenzia di rating non è così scontata, vista l’entità delle rispettive operazioni che da più parti hanno fatto pensare a un disimpegno da Commerzbank (crollata in Borsa), mentre altri hanno messo in dubbio il deal su Piazza Meda. In ogni caso saranno il mercato e gli azionisti a decidere, a meno che non lo faccia il governo, che ha ipotizzato il golden power su un’aggregazione Unicredit Bpm per difendere il progetto di terzo polo bancario con Mps.

Tornando a Moody’s, l’agenzia Usa ha confermato i rating del debito Senior Preferred (non garantito) e dei depositi a lungo termine di Unicredit a Baa1, con outlook stabile. Secondo l’agenzia, se l’acquisizione del Banco Bpm dovesse essere finalizzata, il merito di credito di Unicredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L’affermazione, secondo quanto ha precisato la stessa Unicredit in una nota, riflette anche la valutazione dell’agenzia di rating secondo cui l’acquisizione di Banco Bpm non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank.

Moody’s ribadisce che, in caso di acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, prenderà in considerazione la possibilità che il rating stand-alone del gruppo di Piazza Gae Aulenti, attualmente pari a baa3, venga aggiornato a baa2, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia. Ciò comporterebbe un innalzamento del rating anche per il debito senior non privilegiato e junior.

Bpm alzerà l’offerta su Anima?

Intanto come è noto l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha alzato le barricate contro l’ipotesi di una fusione Unicredit Bpm, trattando l’offerta come ostile e in sostanza respingendo l’Ops, che con il suo premio risicato non rispecchierebbe il valore potenziale di Piazza Meda.

L’obiettivo di Castagna sarebbe quello di aumentare il valore dell’istituto e per questo, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, Banco Bpm starebbe considerando un rilancio strategico nell’opa in corso su Anima. Infatti le potenziali modifiche all’offerta (che ha un prezzo di 6,20 euro con un premio dell’8,5%) sono permesse dalle condizioni dell’Ops. Il mercato tuttavia è cauto: le azioni Anima Holding salgono stamattina di mezzo punto percentuale, ma restano perfettamente in linea con l’attuale prezzo dell’opa.

Nella ridda di indiscrezioni, è stata per il momento accantonata l’ipotesi di un rafforzamento del Crédit Agricole fino al 20% di Bpm, dall’attuale 9,2%. La banca francese non ha fatto richiesta alla Bce. Ieri intanto Castagna non ha esitato a mettere in guardia i dipendenti su potenziali 6.000 esuberi se l’operazione di Unicredit andrà in porto.

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