Finanzareport.it | Fca-Renault: le pretese della Francia mandano fuori strada la fusione - Finanza Report

Ven 29 Marzo 2024 — 09:10

Fca-Renault: le pretese della Francia mandano fuori strada la fusione



Fca ritira l’offerta, e anche il Gruppo Renault “esprime il suo disappunto”. C’è spazio per ricucire?

fca renault

Azioni Fca poco mosse sulla Borsa di Milano e Renault in picchiata a Parigi dopo la “notte folle” che ha mandato a monte le nozze tra i due gruppi. In particolare, Fca ha annunciato di avere ritirato l’offerta dopo che il cda di Renault si era concluso con un nulla di fatto, per la richiesta del governo di Parigi di rinviare ogni decisione sulla maxi fusione.

Fca-Renault: salta la fusione, dito puntato contro il governo francese

Ci sono pochi dubbi sul fatto che l’impasse sia stata provocata dall’insistenza dei politici francesi a ottenere ciò che chiedevano. A confermarlo è indirettamente Renault, che in un comunicato questa mattina spiega di aver rinviato la sua decisione sulla proposta di nozze con Fiat Chrysler su richiesta dello Stato francese. “Il cda – è scritto infatti in una nota – non è stato in grado di prendere una decisione a causa dell’auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto a un consiglio ulteriore”.

Una fonte di Fca poi ha detto all’agenzia di stampa Afp che “le nuove richieste del governo francese hanno portato a questa situazione dannosa per tutte le parti”.

Ci sarà tempo e modo di recuperare la trattativa?

Parigi nei giorni scorsi aveva già avanzato alcune rivendicazioni fra cui un posto assicurato nel cda, la sede operativa del nuovo gruppo a Boulogne e un dividendo extra per gli azionisti di Renault.

Inoltre per i francesi, secondo quanto è emerso, l’offerta messa sul tavolo da Fca non avrebbe valutato al giusto prezzo Renault, sottostimandola secondo Parigi di almeno 7 miliardi.

Fca-Renault: la posizione di Nissan e il pressing dei sindacati

Il sindacato Cgt a sua volta nelle ultime ore aveva intensificato il pressing parlando di “un disequilibrio totale a vantaggio della famiglia Agnelli e di Fca”.

Di pari passo, nel board di Renault – iniziato alle 18 e durato circa 6 ore – veniva già dato per scontato il voto contrario del rappresentante dei lavoratori, Richard Gentil, secondo il quale la proposta era “indifendibile e squilibrata” svantaggiando Renault, “la sua ingegneria e i dipendenti”.

I due rappresentanti di Nissan in cda avevano ricevuto mandato di astenersi.

Fca: mancano condizioni politiche

Nella notte è quindi arrivato il comunicato di Fca. Il cda presieduto da John Elkann ha ritirato “con effetto immediato” la proposta di fusione avanzata a Renault perché “non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo”.

Fca “continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti”.

Fiat Chrysler, aggiunge il non breve comunicato pubblicato al termine del cda notturno di Fca, “continuerà̀ a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”.

Il gruppo esprime “sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, all’amministratore delegato e agli alliance partners, Nissan e Mitsubishi, per il costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta”.

Parigi si difende

Il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, ha “preso atto” stamani del ritiro dell’offerta di Fca per Renault, assicurando che lo Stato francese ha lavorato “costruttivamente” al progetto di fusione.

“Lo Stato, fin dalla presentazione dell’offerta, ha accolto favorevolmente il progetto e ha lavorato in modo costruttivo con tutte le parti interessate”, ha dichiarato il ministro del Paese di Emmanuel Macron, sottolineando che era stato raggiunto l’accordo su tre dei quattro temi principali sul tavolo dei negoziati e che mancava solo di “ottenere un sostegno esplicito da Nissan”.

Ma anche in Francia viene puntato il dito contro il governo. Renault scrive: “Il Gruppo Renault esprime il suo disappunto per non aver potuto approfondire la proposta di Fiat Chrysler Automobiles. Siamo grati per l’approccio costruttivo adottato da Nissan e desideriamo ringraziare Fca per i loro sforzi”.

Intanto alle ore 13,26 sulla Borsa di Milano le azioni Fca segnano +0,26% a 11,73 euro, mentre a Parigi Renault cede circa il 6,5%.

Al termine delle contrattazioni a Tokyo, Nissan ha lasciato sul terreno l’1,70%, mentre Mitsubishi Motors ha perso il 5,86%.

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