Finanzareport.it | Fca, la causa di Gm non frena i piani di fusione con Psa - Finanza Report

Ven 29 Marzo 2024 — 16:17

Fca, la causa di Gm non frena i piani di fusione con Psa



Il mercato teme il deragliamento delle trattative, ma le azioni riducono le perdite dopo le rassicurazioni del gruppo e le precisazioni dell’ad Manley in una lettera ai dipendenti

fca assemblea fusione

(Articolo aggiornato alle ore 15) – La causa intentata da Gm nei confronti di Fca non modifica i piani di fusione tra Fiat Chrysler con Psa. Lo ha affermato un portavoce del gruppo italo-americano: “I colloqui proseguono regolarmente”, ha detto il portavoce alle agenzie riferendosi alle trattative in corso per la fusione tra Fca e Peugeot. Da parte sua il ceo Mike Manley ha rassicurato i dipendenti in una lettera.

Fca e Gm ai ferri corti

Anche il titolo a Piazza Affari contiene le perdite, all’indomani di uno scivolone a Wall Street (-3,7%) seguito all’annuncio della causa da parte di General Motors. La casa americana accusa la rivale Fca di corruzione, in merito alle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro con il sindacato Uaw fra il 2009 e il 2015.

Gm, che punta il dito anche contro Sergio Marchionne, scomparso nel 2018, sostiene di essere stata danneggiata e chiede “sostanziali danni” che non vengono tuttavia quantificati.

Fca ha replicato a stretto giro di posta, ripetendo nelle ultime ore che “si difenderà con tutte le forze dalla causa promossa ieri da General Motors”. Le accuse per Fiat Chrysler sono “un tentativo senza basi di distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società”.

L’azienda parla quindi di “sconcertante manovra” che “viene in un momento in cui Fca sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte” con il piano di fondersi con Psa.

Fca gm Mike Manley

Mike Manley, ceo di Fiat Chrysler Automoblies

La lettera di Manley

Proprio il rischio potenziale di un deragliamento delle trattative con Peugeot è quello che preoccupa di più il mercato. Ed è per questo che nelle ultime ore sono arrivate rassicurazioni in proposito, sia dal portavoce sia dallo stesso ad Manley, che ha scritto ai dipendenti.

“Ci tenevo a contattarvi personalmente per assicurarvi che non ci faremo frenare da questa azione”, scrive il manager. “Come probabilmente saprete, General Motors ha intentato una causa contro la nostra azienda – spiega Manley ai dipendenti – sostenendo che Fca avrebbe corrotto il processo di contrattazione con la Uaw e in qualche modo avrebbe danneggiato General Motors. La denuncia rimaneggia un insieme di salaci accuse pubbliche su questioni legali in sospeso a Detroit e a una prima analisi, al di là di insostenibili speculazioni, non presenta alcuna nuova accusa documentata”.

Elkann: con Peugeot in arrivo un Mou entro l’anno

E’ poi toccato al presidente John Elkann chiarire la situazione, nel corso di una conferenza stampa sulle strategie di Exor, la holding degli Agnelli. “Affronteremo nei luoghi adeguati la causa intentata da Gm, che non ci preoccupa. Mi dispiace che uno faccia accuse false a una persona come Marchionne che non si può difendere”.

Exor, ha detto il suo presidente, conta di raggiungere entro il 2022 una liquidità di 2 miliardi tra dividendi e cassa a cui si aggiungono circa 1,6 miliardi dell’extradividendo che arriveranno con la fusione Fca-Psa. Quindi Exor secondo Elkann avrà a disposizione 3,6 miliardi “per acquisizioni”.

Quanto ai prossimi passi dei negoziati con la casa francese, “da come stanno lavorando le nostre squadre sono incoraggiato a pensare che a fine anno avremo il memorandum d’intesa”.

In Borsa le azioni Fiat Chrysler riducono così le perdite. Alle ore 15 Fca segna a Piazza Affari un -2,13% a 13,67 euro dopo un minimo a 13,27 euro; Exor lascia sul terreno l’1,6%; a Parigi Peugeot, che cedeva in avvio oltre 1 punto percentuale, segna +0,6%.

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