Finanzareport.it | Eurovita, situazione torna in stallo? - FinanzaReport News

Gio 25 Aprile 2024 — 01:28

Eurovita, torna situazione di stallo?



Rimpallo tra banche e assicurazioni, mentre già si avvicina la scadenza del 30 giugno

eurovita commissario

Il nodo delle polizze unit linked sembra mettere un freno al salvataggio di Eurovita, al punto che nelle ultime ore è stato evocato il rischio di una possibile nuova situazione di stallo. Sono 400mila i clienti che si sono visti congelare le polizze e attendono una soluzione.

Fonti di stampa sottolineano la volontà del governo e delle autorità di vigilanza di mettere in sicurezza la compagnia rapidamente, con l’obiettivo di evitare un boom di riscatti e contraccolpi per la reputazione del settore. Ma non sarà così semplice.

Per Eurovita, in amministrazione straordinaria con scadenza 30 giugno, la situazione è complicata da alcuni temi da sciogliere.

Ieri intanto, secondo quanto scrive MF-Milano Finanza, che parla di “un rimpallo tra banche e assicurazioni“, si è svolta una nuova riunione interlocutoria coordinata dal ministero dell’Economia.

Alla nuova riunione hanno preso parte le banche distributrici delle polizze, tra cui FinecoBank, Sparkasse, Banca Fideuram e Credem, per discutere dell’ultima ipotesi di piano di salvataggio avanzata dalla compagnie coinvolte, ovvero Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Generali, Unipol e Allianz, con un documento circolato negli ultimi giorni.

La sensazione è quella di un generale apprezzamento ma non mancano riflessioni sulla fattibilità e sulla tempistica emerse ieri durante la riunione con le banche, che hanno un ruolo determinante. Non solo dovranno gestire la relazione con il cliente, una volta scongelate le polizze, ma dovranno fornire la liquidità che dovesse essere necessaria in caso di riscatti anticipati delle gestioni separate (in uno schema che prevederebbe in cambio l’offerta in pegno dei titoli di Stato sottostanti le polizze): tutte questioni che andranno necessariamente sciolte nei prossimi giorni mentre sale la preoccupazione tra i 400mila risparmiatori coinvolti.

Lo scenario proposto dalle assicurazioni, ricostruisce il giornale, sarebbe quello di un trasferimento di tutti i portafogli vita di Eurovita ai cinque gruppi assicurativi sia le gestioni separate, che hanno riserve per circa 9 miliardi sia le unit linked, che rappresentano masse per circa 6 miliardi.

In pratica il marchio della compagnia scomparirebbe e i sottoscrittori delle polizze si ritroverebbero a interloquire con uno dei grandi gruppi assicurativi che si spartirebbero in parti uguali i portafogli di Eurovita. Il pregio di questa ipotesi è che ridurrebbe al minimo il rischio di riscatti anticipati, con i clienti di Eurovita che sarebbero rassicurati dal nome e dalla stabilità degli acquirenti.

Allo stesso tempo spacchettare il portafoglio in cinque parti uguali è un’operazione complessa. I dubbi riguardano in particolare le polizze unit linked che, in un primo scenario, si era ipotizzato di mantenere separate in una Eurovita ricapitalizzata, riavviata sul mercato con un nuovo brand e un azionariato diffuso tra le compagnie. Trasferire le unit non sarebbe affatto semplice e c’è addirittura chi ipotizza che, tecnicamente, bisognerebbe prima chiudere i vecchi prodotti per poi aprirne di nuovi. Si allungherebbero così i tempi del salvataggio di Eurovita, che è proprio la situazione che si vorrebbe evitare.

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