Dom 24 Settembre 2023 — 09:40

Creval, accordo per “almeno” 170 esuberi



Prevista anche la chiusura di altre 50 filiali. Risparmi coerenti con il piano industriale, i sindacati contengono i danni

creval fusione

Il Creval ha firmato ieri sera con i sindacati un accordo per “almeno” 170 esuberi. Una mossa che dovrebbe dare ulteriore ossigeno all’istituto valtellinese impegnato in un piano di rafforzamento che ha appena visto un aumento di capitale iperdiluitivo da 700 milioni, che ha imposto severi sacrifici agli azionisti. Prevista anche la chiusura di altre 50 filiali. I lavoratori hanno invece scongiurato uno scenario peggiore, con oltre il doppio delle uscite.

L’intesa prevede infatti l’accesso al fondo esuberi per almeno 170 dipendenti, a fronte di una dichiarazione iniziale di 400 eccedenze, oltre a circa 19.000 giornate annue, per due anni, di solidarietà non retribuita e altre misure di riduzione dei costi accessori – contributo cassa mutua, buoni pasto, rimborsi chilometrici – sia strutturali che temporanee. Disciplinato anche l’accorpamento del Credito Siciliano nel Credito Valtellinese, uniformando i trattamenti economici e normativi dei dipendenti. In caso di andamento positivo del gruppo, è prevista la stabilizzazione degli attuali precari e l’assunzione di nuove risorse per un totale di 35 persone.

Per il Creval il numero dei dipendenti in organico si posizionerà a circa 3.730 a fine 2018, in linea con l’obiettivo del piano industriale. L’accordo consentirà risparmi a regime sul costo del personale stimati pari a circa 7,5 milioni di euro per il 2018 e pari a 15 milioni di euro annui a partire dal 2019, a fronte di oneri one-off per l’attivazione del Fondo e incentivazioni all’esodo stimati in circa 61 milioni di euro.

Da sottolineare la prudenza dei sindacati nel commentare la notizia. “Le misure di contenimento dei costi, sebbene prevalentemente temporanee, non sono irrilevanti – dichiara Felice Sirtori, segretario della First Cisl del Gruppo Creval – e ricadranno su tutti i dipendenti. Relativamente alla riorganizzazione del Gruppo, in primis per la chiusura degli sportelli, vigileremo sul manifestarsi di situazioni di difficoltà, ad esempio in merito ai trasferimenti che si renderanno necessari. Soddisfazione invece desta il fatto di essere comunque riusciti a cogliere la non facile possibilità di nuova, seppur non numerosa, stabile occupazione”.

in Borsa il titolo del Credito Valtellinese alle ore 9,12 segna +0,31% a 0,128 euro in linea con l’andamento moderatamente positivo di Piazza Affari.

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