Carige: voci su tre fondi in corsa dopo pugnalata di Blackrock

La pugnalata di Blackrock a Carige (e alle istituzioni coinvolte nella trattativa, quando era ormai conclusa) non frena le voci su un potenziale interesse dei fondi per la banca ligure da salvare. Indiscrezioni, da prendere ovviamente più che mai con le molle, secondo cui potrebbero tornare in corsa tre soggetti: Varde, Apollo e Warburg.

I commissari, spalleggiati da Bankitalia e dal Tesoro, tentano quindi di tenere lontana l’ipotesi della ricapitalizzazione precauzionale stile Mps, soluzione all’occorrenza già prevista in un decreto. Un’altra strada da percorrere potrebbe essere quella del salvataggio con un’operazione di sistema delle banche riunite nel Fitd.

Carige news: ancora fondi in corsa?

Le indiscrezioni su un rinnovato interesse dei fondi per Carige sono citate oggi da diversi quotidiani. La Stampa dipinge un quadro particolarmente roseo spiegando che tre fondi stranieri che sarebbero in regime di due diligence con la banca. Con questi interlocutori insomma la trattativa era già in corsa, ma sarebbero stati superati da Blackrock (che, lo ricordiamo, aveva già messo nero su bianco un piano con relativi target, prima del clamoroso voltafaccia).

Ripresa dei depositi per Carige

Per quanto difficile, scrive il giornale, non si può escludere il possibile interesse da parte di una banca per una fusione, dopo che il Fondo interbancario ha ufficializzato l’impegno a garantire la sua parte di aumento di capitale. Inoltre è confermata l’offerta da parte della Sga del Tesoro rilevare per rilevare 1,9 miliardi di crediti deteriorati, mentre negli ultimi mesi ci sarebbe stata una ripresa dei depositi bancari.

Varde ripescato, con Apollo e Warburg

Quanto ai nomi dei fondi, a indicarli è il Messaggero, che parla appunto di una terna composta da Varde (che si era tirato indietro), Apollo e warburg. Anche secondo il Sole 24 Ore sarebbe stato “ripescato” Varde.

Per il salvataggio di Carige il tempo comunque stringe: il commissariamento della Bce scade il 30 settembre. Nel frattempo, difficilmente azioni e obbligazioni saranno riammesse agli scambi in Borsa.