Finanzareport.it | Banche: i requisiti Srep 2025 di Mps, Unicredit, Bpm, Intesa, Sondrio e Bper - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 07:52

Banche: i requisiti Srep 2025 di Mps, Unicredit, Bpm, Intesa, Sondrio e Bper



Il Monte dei Paschi di Siena potrà distribuire dividendi senza autorizzazione

banche srep 2025

La Bce ha comunicato i requisiti Srep 2025 di alcune banche italiane fra cui Mps, Unicredit e Banco Bpm, istituti fra l’altro sotto la lente in queste settimane alla luce del nuovo round di fusioni/acquisizioni tra banche italiane. Secondo quanto è stato comunicato, il Monte dei Paschi di Siena potrà distribuire dividendi senza l’autorizzazione di Francoforte. Resi noti anche gli Srep di un’altra big, Intesa Sanpaolo, e di Banca Popolare Sondrio, mentre nei giorni scorsi era toccato a Bper, fra le altre.

Mps, Srep 2025

La banca senese comunica di aver ricevuto notifica della decisione finale della Banca centrale europea riguardante i requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata dal 1° gennaio 2025, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024. Il requisito aggiuntivo di capitale “P2R” risulta in miglioramento di 25 bps rispetto ai livelli 2024 (2,75%), attestandosi al 2,50%. ll requisito minimo complessivo in termini di Common Equity Tier 1 ratio si attesta all’8,78%, somma tra Pillar 1 – P1R (4,50%), Pillar 2 – P2R (1,41%) e Combined Buffer Requirement – CBR (2,87%). La Pillar II Capital Guidance “P2G”, fissata all’1,15%, risulta invariata rispetto ai livelli 2024.

Rispetto alla decisione finale relativa a un anno fa, Bce ha rimosso l’obbligo di autorizzazione preventiva per la distribuzione dei dividendi, precisa Mps.

Sulla base dei risultati al 30 settembre 2024, la banca rispetta ampiamente i nuovi requisiti, con coefficienti patrimoniali a livello consolidato pari a: 18,4%, per il Common Equity Tier 1 ratio, rispetto a un requisito dell’8,78%; 21,7%, per il Total Capital ratio, rispetto al requisito del 13,37%.

Unicredit Srep 2025

Per quanto riguarda invece Unicredit, la Bce al termine del processo Srep ha fissato al 10,27% il livello minimo di patrimonializzazione in termini di coefficiente Cet1 che la banca dovrà rispettare a partire dal primo gennaio 2025. Nel 2024 tale livello era al 10,03%.

La nuova soglia deriva da un requisito Pillar 2 confermato al 2%, a cui si aggiungono tra gli altri il capital conservation buffer al 2,5% (confermato rispetto allo scorso anno), l’O-Sii buffer all’1,5% (confermato), il countercyclical capital buffer allo 0,44% (dallo 0,37%) e il systemic risk capital buffer allo 0,2% (dallo 0,03%). Nel 2024 UniCredit ha dovuto mantenere un Cet 1 almeno allo 10,03%. Il requisito minimo sul Tier 1 è al 12,14% e quello sul Total capital ratio al 14,64%.

UniCredit sottolinea di rispettare ampiamente questi target, dato che a fine settembre il Cet 1 fully loaded era al 16,13%, il Tier 1 transitorio al 18,02% e il Total capital ratio transitorio al 20,68%.

Banco Bpm

Anche per Banco Bpm sono stati resi noti i requisiti Srep 2025. La Bce ha fissato al 9,18% il livello minimo di patrimonializzazione in termini di coefficiente Cet 1 che Piazza Meda dovrà rispettare a partire dal primo gennaio 2025, in seguito al consueto processo di revisione prudenziale Srep. La soglia deriva da un requisito Pillar 1 del 4,5%, da un Pillar 2 dell’1,266% (su un totale di 2,25%, in miglioramento dal 2,52% dello scorso anno), dalla riserva di conservazione del capitale del 2,5%, dalla riserva O-Sii buffer dello 0,5%, dalla riserva di capitale anticiclica dello 0,039% e dalla nuova riserva di capitale a fronte del rischio sistemico pari allo 0,378%.

Il requisito per il Tier 1 è all’11,1% e per il Total capital ratio al 13,67%. La banca sottolinea di superare “ampiamente tutti i requisiti prudenziali assegnati”: a fine settembre il Cet 1 era al 15,48%, il Tier 1 al 17,73% e il Total capital ratio al 20,72%.

Intesa Sanpaolo, Srep 2025

La Bce ha poi fissato al 9,89% il livello minimo di patrimonializzazione in termini di coefficiente Cet 1 che Intesa Sanpaolo dovrà rispettare a partire dal primo gennaio 2025, in seguito al consueto processo di revisione prudenziale Srep. La soglia conferma tutti i principali requisiti dello scorso anno, con un Pillar 1 del 4,5%, un Pillar 2 dello 0,84%, un capital conservation buffer del 2,5% e un O-Sii buffer dell’1,25%.

Minima variazione per la riserva di capitale anticiclica, che sale allo 0,28% dallo 0,23%. Viene inoltre introdotta la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, calcolata considerando l’esposizione al 30 settembre 2024 verso i residenti in Italia e pari allo 0,52%. Modifiche che spiegano l’incremento del requisito complessivo dal 9,32% dello scorso anno. La banca sottolinea in ogni caso di rispettare ampiamente i requisiti, con un Cet 1 al 13,9%, che sale al 15,2% pro forma.

Popolare Sondrio

Il livello minimo di Common Equity Tier 1 ratio richiesto alla Banca Popolare Sondrio è pari all’8,93% ed è determinato come somma del requisito regolamentare minimo di primo pilastro (4,5%), del requisito addizionale di secondo pilastro (1,55%) e del Combined Buffer Requirement (2,89%). Il requisito minimo del totale dei Fondi Propri (Total Capital Ratio) è pari al 13,64%.

Sulla base dei dati al 30 settembre 2024 il Gruppo Bps  presenta coefficienti patrimoniali che si attestano ampiamente oltre le  soglie previste. In particolare, Cet 1 ratio: phased-in 16,48%, fully phased 16,34%, richiesta Srep 2025 8,93%. Total Capital ratio: phased-in 19,41%, fully phased 19,27%, requisito Srep per l’anno nuovo a 13,64%.

Bper, Srep 2025

Nei giorni scorsi era stata Bper a rendere noti gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, Srep) e la notifica della nuova decisione in materia di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata. La Bce ha stabilito che, dal primo gennaio 2025, Bper debba mantenere su base consolidata un coefficiente minimo di capitale in termini di Common Equity Tier 1 ratio (Cet1 ratio) pari all’8,93%, costituito dalla somma del requisito minimo regolamentare di Pillar 1, pari al 4,5%, del requisito aggiuntivo di Pillar 2, pari all’1,27% e del Combined Buffer Requirement pari al 3,16%, mentre il requisito minimo del totale dei fondi propri (total capital ratio) dovra’ essere pari al 13,41%. I coefficienti patrimoniali proforma di Bper a livello consolidato al 30 settembre mostrano un Cet1 ratio proforma pari a 15,8% e un total capital ratio proforma pari a 20,3%.

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