Azioni Apple tentano la rimonta, fra stop cinese e attesa per iPhone 15
Ste. Ne.
08-09-2023 — 16:11
Jp Morgan lima il target price ma conferma la raccomandazione d’acquisto
Apple tenta la riscossa a Wall Street, con un rialzo di oltre 1 punto percentuale nei primi scambi, dopo che le azioni del colosso tecnologico hanno lasciato sul terreno il 6,4% nelle ultime due sedute, bruciando qualcosa come 200 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il titolo ha risentito delle voci su un possibile “bando” cinese all’utilizzo di iPhone da parte dei dipendenti pubblici.
Gli analisti oggi ridimensionano il potenziale impatto dello stop di Pechino; inoltre cresce l’attesa per la presentazione nei prossimi giorni del nuovo iPhone 15, con cui l’azienda di Cupertino punta a compiere uno storico sorpasso sul numero uno mondiale degli smartphone, Samsung.
La mossa di Pechino coincide con il recente lancio dello smartphone Mate 60 Pro 5G da parte della rivale di Apple, Huawei Technologies, nel mirino di sanzioni Usa da maggio 2019.
Jp Morgan ritiene che le restrizioni imposte da Pechino renderanno più difficile per Apple continuare a guadagnare quote di mercato in Cina: per questo il broker lima il target price sul titolo da 235 a 230 dollari, confermando tuttavia la raccomandazione overweight.
Secondo Morgan Stanley, le restrizioni cinesi sugli iPhone potrebbero ridurre le vendite di Apple del 4% e gli utili del 3% nel 2023. “La Cina è essenziale per il successo di Apple, ma anche Apple è essenziale per l’economia cinese” ha scritto il broker, ritenendo che dovrebbe essere scongiurato lo “scenario peggiore” per il titolo americano.
Bank of America stima che Apple venda in Cina almeno 50 milioni di iPhone all’anno, mentre un eventuale divieto per i dipendenti pubblici si tradurrebbe in un taglio di 5-10 milioni di unità. Secondo il broker, se Huawei dovesse riuscire a guadagnare quote di mercato a danno dell’iPhone, l’eps di Apple subirebbe una riduzione riduzione di 0,11 dollari a 0,34 dollari per azione.