Finanzareport.it | Assicurazioni Generali, prove di pace nel cda - Finanza Report

Gio 28 Marzo 2024 — 23:56

Assicurazioni Generali, prove di pace nel cda



Via libera al comitato investimenti per le operazione di M&A del valore di oltre 250 milioni, votato all’unanimità dal consiglio. Ma strada in salita per trovare il successore di Caltagirone

generali consensus

Generali debole in Borsa all’indomani di un’importante riunione del cda che ha visto una fumata nera sulla scelta del sostituto di Francesco Gaetano Caltagirone nel board, dopo la rinuncia di Roberta Neri a prendere il suo posto. Pace fatta invece sui comitati interni con la costituzione di un comitato investimenti per le operazione di M&A del valore di oltre 250 milioni, votato all’unanimità dal consiglio.

Generali, cda vara comitato investimenti

Il comitato come era nelle previsioni ricalca il modello Axa, la compagnia francese dove l’apposito organismo è incaricato di istruire i potenziali deal sopra i 500 milioni. Nel caso di Generali la soglia è di 250 milioni, mentre attualmente il ceo Philippe Donnet ha margine di manovra sotto 50 milioni.

Il nuovo organismo è stato avallato nche da Marina Brogi e Flavio Cattaneo, i due consiglieri eletti dalla lista di Caltagirone, disponibili ora a far parte dei vari comitati endoconsiliari assieme al terzo, ancora da trovare, che prenderà il posto di Caltagirone, le cui dimissioni erano arrivate lo scorso 27 maggio.

Il Comitato Investimenti, secondo quantospiega Generali nel comunicato diffuso dopo il cda, è composto da Antonella Mei-Pochtler (presidente), Alessia Falsarone, Clara Furse, Lorenzo Pellicioli e Clemente Rebecchini. All’organismo viene attribuita la competenza, tra le altre, “di istruire operazioni di investimento e disinvestimento di competenza del consiglio nonché operazioni di merger&acquisition e alleanze e partnership industriali, anche attraverso la costituzione di joint-venture, aventi un valore non inferiore a 250 milioni”,

Quanto al posto lasciato vacante da Caltagirone, Roberta Neri, prima dei non eletti nella lista di minoranza, “in seguito alla votazione del cda ha declinato di accettare l’incarico”. Secondo quanto è trapelato sulla stampa, proprio i consiglieri Flavio Cattaneo e Marina Brogi, tratti dalla stessa lista, le avrebbero votato contro mentre nei giorni scorsi la ex ad dell’Enav si era riservata di accettare ma solo in caso di voto unanime.

La successione di Caltagirone

Così il cda Generali “ha incaricato il comitato nomine di proporre una nuova candidatura seguendo le procedure indicate dallo statuto della compagnia”.

Qui la partita resta complicata. Il gruppo Caltagirone, azionista del Leone col 9,95% del capitale, chiede di rispettare alla lettera lo statuto secondo cui il sostituto deve essere del medesimo genere (quindi non una donna) di chi ha dato le dimissioni.

Seguendo l’ordine della lista uscita sconfitta all’ultima assemblea del 29 aprile il posto andrebbe a Claudio Costamagna, che non risultava tuttavia disponibile e, scendendo, a Luciano Cirinà, l’ex manager del gruppo assicurativo licenziato dal Leone, il cui ingresso nel board non è gradito e non solo al ceo Philippe Donnet, del quale ha provato, senza successo, a prendere l’incarico.

I successivi nomi sono nell’ordine quelli di Alberto Cribiore, Andrea Scrosati e dell’ex Mediobanca Stefano Marsaglia.

In Borsa alle ore 10,29 le azioni Generali cedono terreno con un -1,01% a 16,655 euro, mentre il Ftse Mib segna-0,33%.

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